VALDARNO JAZZ 2018

Al via Valdarno Jazz 2018 con la nuova produzione del “Valdarno Jazz Collective” ispirata ai grandi movimenti studenteschi del 1968, con Roberto Gatto e Alex Sipiagin

Il concerto si terrà alle ore 17.30 presso l’auditorium Le Fornaci di Terranuova Bracciolini. Alle ore 17 presentazione del volume “Jazzy Souls”

Sul palco del Valdarno Jazz Festival Daniele Malvisi al sax, Gianmarco Scaglia al contrabbasso, Riccardo Fassi al piano, Roberto Gatto alla batteria e l’americano Alex Sipiagin, prima tromba della Mingus Jazz Orchestra

Sarà 1968: Something to Remember” del Valdarno Jazz Collective (VJC) a inaugurare domenica 4 febbraio alle 17.30 all’Auditorium Le Fornaci di Terranuova Bracciolini (via Vittorio Veneto, 19, AR)la 31/ma edizione del Valdarno Jazz Festival – Winter Edition. La nuova produzione del festival è un viaggio musicale ispirato ai grandi movimenti studenteschi del 1968, in cui saranno interpretati in maniera originale capolavori di Miles Davis, Wayne Shorter, Ornette Coleman dall’ensemble composto da Daniele Malvisi al sax, Gianmarco Scaglia al contrabbasso, Riccardo Fassi al piano, Roberto Gatto alla batteria e dall’americano Alex Sipiagin alla tromba, solista della Mingus Jazz Orchestra.

Facendo eco al monito lanciato al futuro da Stanley Kubrick con ‘2001: Odissea nello Spazio’, a 50 anni esatti da allora, e alla luce dei molteplici attentati e della recrudescenza del razzismo come soluzione dei conflitti sociali, la nuova produzione del Valdarno Jazz Collective propone un repertorio ispirato alle composizioni dell’epoca sessantottina, per ribadire il valore dei principi di un’etica sociale e civile.

I grandi movimenti studenteschi del 1968 anticiparono un anno ricco di avvenimenti che mutarono in modo tangibile la storia dell’umanità. – dicono Malvisi e Scaglia – Il dramma della guerra in Vietnam, la morte di Martin Luther King, i movimenti legati all’emancipazione femminile, la valorizzazione delle proprie origini da parte degli afroamericani sotto la guida dei proseliti di Malcom X e molti altri eventi, sembrarono generare l’acquisizione di una rinnovata etica sociale. Le tracce più evidenti di questo percorso lasciarono un segno indelebile in tutte le produzioni artistiche dell’epoca: il 1968 è l’anno nel quale il film “Indovina chi viene a cena” di Stanley Kramer riceve il Golden Globe, è l’anno nel quale in tv si assiste al primo bacio interrazziale nel celeberrimo episodio del telefilm Star Trek; innumerevoli le canzoni contro la guerra e anche il mondo del jazz sta cambiando. L’urgenza di comunicare e denunciare il disagio sociale viene veicolata da una musica libera che sotto l’influsso del “Free” condisce con la sonorità dei primi strumenti elettrici un repertorio in continuo mutamento stilistico”.

Valdarno Jazz Festival, di cui si celebrano i 20 anni, si terrà fino al 29 marzo nel Valdarno, tra Firenze e Arezzo, nei comuni di Loro Ciuffenna, Terranuova Bracciolini e, per la prima volta, Figline e Incisa Valdarno, con 12 eventi e 6 concerti in collaborazione con Music Pool e Valdarno Culture.

Nell’ambito dei festeggiamenti, alle ore 17.00, nel foyer de Le Fornaci, sarà presentato “Jazzy Souls”, libro di Carlo Braschi, fotografo ufficiale di Valdarno Jazz, edito da Settore8, che ripercorre per immagini in circa 150 pagine la storia del festival, in cui si sono alternati oltre 1400 musicisti per circa 300 progetti. Fra i volti più noti del jazz Italiano e internazionale nel libro troviamo la pianista giapponese Hiromi, il sassofonista Chris Potter, il pianista Stefano Bollani, e i trombettisti Paolo Fresu e  Enrico Rava.

Ingresso all’evento: intero 10, ridotto 7 euro.

Informazioni: www.valdarnojazzfestival.wordpress.com e www.eventimusicpool.it

Prevendite: Circuito Regionale Box Office www.boxol.it  / telefono: 055 210804 www.ticketone.it

Per informazioni Jazzy Souls: carlobraschi.arte@gmail.com telefono 340-3478784

Il programma completo del 31/o Valdarno Jazz Winter Festival

 Il festival proseguirà il 16 febbraio con “Rhythm Permutations” con Francesco Cusa & The Assassins, ovvero Valeria Sturba, voce, theremin e violino, Giovanni Benvenuti al sax tenore, Ferdinando Romano al contrabbasso. Una nuova formula di quartetto, che si apre a influenze a sonorità più vicine al funk e al jazz, in un gioco continuo di tensione e rilassamento, con uno sguardo alla tradizione e l’altro alla contemporaneità (ore 21.30 Auditorium Le Fornaci, Terranuova Bracciolini).

Il 25 febbraiospazio all’esplorazione di nuovi mondi “visio-musicali” attraverso l’unione di strumenti acustici ed elettronici con il progetto di new electro-jazz dei pugliesi Apocalypse Trio, formato da Vincenzo Deluci, tromba, Camillo Pace al contrabbasso e Giuseppe Mariani alla batteria. L’appuntamento rientra nel progetto “Jazz…no limits!”, trasversale nelle varie edizioni del festival, che usa la musica jazz come linguaggio per raccontare situazioni legate a forme di disagio fisico, sociale, razziale. In questo caso, sul palco ci sarà Deluci, trombettista paraplegico a causa di un incidente stradale, fautore di una personale poetica musicale, esempio di esperienza artistica densa e potente. Il gruppo propone una musica che riesce a rompere col passato pur affondando le proprie radici nel rock elettrico, jazz, musica contemporanea, antica, in una inedita fusione, con un’architettura sonora basata su ritmi spezzati, interventi schizoidi di tromba, di elementi elettronici e contrabbasso, che vanno a comporre un mosaico sonoro (ore 17.30, Auditorium Comunale via Pratomagno, 6 a Loro Ciuffenna).

Domenica 11 marzoil Collettivo Valdarno Musiche proporrà “The Wall”, una nuova produzione originale, ideata dal giornalista Alceste Ayroldi, un percorso musicale e narrativo che, a partire dalla simbolica destrutturazione delle musiche dell’album dei Pink Floyd (come un muro che si sgretola), racconterà la storia di un migrante che affronta il suo perenne isolamento, così come Pink in the Wall. Ad interpretare i brani in maniera originale, oltre che Ayroldi quale voce narrante, saranno Alberto Aldinucci, Danni De Ritis, Francesaco Dondi ai sassofoni, Sandra Gambassi e Giuditta Palmieri alle voci, Andrea Simola, rap vocal, Alberto Gabbrielli, Marco Vacca, Salvo Pagliarello alle chitarre, basso, basso elettrico, Davide Bartolucci e Angelo Micoli alle batterie Marcello Zappia alle percussioni, Madoka Funatsu alla fisarmonica, Enrico Signore ai live elctronics, Zeno Lodolini alle tastiere. Il concerto è un’immedesimazione delle giornate di chi vive questa separazione, un viaggio nell’isolamento di chi, oggi più di allora, subisce le scelte scellerate di un potere politico ed economico in continuo mutamento (ore 17.30 Auditorium Le Fornaci a Terranuova Bracciolini).

Il 31/o Valdarno Jazz presenterà il 16 marzoMy favorite songs” del Valdarno Jazz Collective, progetto che si ispira al combo trio, composto da Daniele Malvisi, Gianmarco Scaglia e Paolo Corsi. In scaletta, oltre ai brani originali firmati da Daniele Malvisi e Gianmarco Scaglia, alcune rielaborazioni di temi famosi del repertorio jazzistico. Ogni brano sarà un trampolino di lancio per l’improvvisazione, per un dialogo di interplay, di assoluto vigore ritmico (21.30 Ridotto del Teatro Garibaldi a Figline).

Giovedì 29 a chiudere il festival ci sarà il Mirko Pedrotti Quintet, progetto nato nel 2013 per volontà del vibrafonista trentino Pedrotti, accompagnato da Lorenzo Sighelal sax alto, Luca Olzer, fender rhodes, sintetizzatore, Michele Bazzanella al basso elettrico e Matteo Giordani alla batteria. Tante sono le matrici e le contaminazioni che influenzano la produzione del gruppo: musica jazz, minimal, rock, progressive, classica, elementi che convivono insieme e creano un linguaggio contemporaneo e caratteristico. Il groove accattivante, la poliritmia e la ricercatezza degli impasti timbrici sono i connotati principali di questa formazione che già agli esordi ha ottenuto importanti riconoscimenti (ore 21.30 ridotto del Teatro Garibaldi a Figline Valdarno).

Ad arricchire il cartellone del festival, alcuni eventi collaterali, tra cui varie guide all’ascolto. Nella biblioteca del comune di Loro Ciuffenna, il 21 febbraio, Daniele Malvisi parlerà de “Il sassofono…Storia di un’invenzione fallita” insieme al regista Danny De Ritis, di cui sarà proiettato il cortometraggio in tema, mentre il 9 marzo Alceste Ayroldi presenterà “Sparate sul jazzista! la censura del jazz” (ore 21.30). Il 10 marzo alla Biblioteca Le Fornaci di Terranuova Bracciolini, Alceste Ayroldi introdurrà il concerto dell’11 marzo con “The Wall … e il muro intollerante rialzò la testa”, un excursus che, dalla Linea Maginot europea alla “muraglia messicana” di Trump, racconta quanto il muro sia tornato alla ribalta, anche più dell’idea artistico-sociale dei Pink Floyd (alle 17.30). Infine, il 28 marzo al ridotto del Teatro Garibaldi di Figline, in programma la guida all’ascolto di Mirko Pedrotti “Il vibrafono tra nota scritta e improvvisata”, con un’analisi e una carrellata dei capiscuola dello strumento, a cui saranno alternate esemplificazioni dal vivo (21.30).

Ufficio stampa

X PRESS COMUNICAZIONE Sara Chiarello 329.9864843; Valentina Messina 327.4419370

 

Dettagli evento


Data: 2018-02-04

Fine: 2018-03-29


auditorium Le Fornaci di Terranuova

Auditorium Le Fornaci - Terranuova Bracciolini (AR)

auditorium Le Fornaci di Terranuova

Autore dell'articolo: Montevarchi Cultura 52025

Associazione di Promozione SOCIALE no-profit iscritta al R.U.N.T.S.

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